venerdì 11 febbraio 2011

CONTROLLI GARANTE PRIVACY

DA COMITATO PERM. STUDI LEGISLATIVI FEDERPOL (RESP. PIERO PROVENZANO)

Investigatori privati, banche, cloud computing sotto la lente del Garante
Varato il piano ispettivo per il primo semestre 2011. Nello scorso anno
applicate sanzioni per circa 3 milioni e 800 mila euro

Investigatori privati, servizi informatici (in particolare quelli forniti
mediante il cosiddetto "cloud computing"), istituti bancari e carte di
credito, marketing (anche via sms ed e-mail), enti previdenziali. E' su
questi delicati settori e sulle modalità con le quali vengono trattati i
dati personali di milioni di cittadini italiani che si concentrerà
l'attività di accertamento del Garante per la privacy nei primi sei mesi
dell'anno.

Il piano ispettivo appena varato prevede specifici controlli, sia nel
settore pubblico che in quello privato, anche riguardo alle informazioni da
fornire ai cittadini sull'uso dei loro dati personali, all'adozione delle
misure di sicurezza, alla durata di conservazione dei dati, al consenso da
richiedere nei casi previsti dalla legge, all'obbligo di notificazione al
Garante. Oltre 250 gli accertamenti ispettivi programmati che verranno
effettuati come di consueto anche in collaborazione con le Unità Speciali
della Guardia di Finanza - Nucleo Privacy. A questi accertamenti si
affiancheranno quelli che si renderanno necessari in ordine a segnalazioni e
reclami presentati.
Intanto, un primo bilancio sull'attività ispettiva relativa al 2010 mostra
il significativo lavoro di controllo svolto dall'Autorità: sono state circa
474 le ispezioni effettuate e 424 i procedimenti sanzionatori, relativi in
larga parte alla omessa informativa, al trattamento illecito dei dati, alla
mancata adozione di misure di sicurezza, all' inosservanza dei provvedimenti
del Garante.Le ispezioni hanno riguardato in particolare il settore
sanitario, le catene alberghiere, l'attivazione di schede telefoniche
multiple, la formazione on line.

Le segnalazioni all'autorità giudiziaria per violazioni penali sono state
55, e hanno riguardato tra l'altro la mancata adozione misure di sicurezza,
la falsità nelle dichiarazioni e nelle notificazioni, il mancato adempimento
ai provvedimenti del Garante.

Complessivamente le entrate derivanti dalle sanzioni sono state pari a circa
3 milioni e 800 mila euro: in particolare, 2 milioni relativi alle
violazioni degli obblighi sull'informativa, 800 mila relativi al trattamento
illecito di dati e 450 mila relativi alla mancata adozione delle misure di
sicurezza da parte di aziende e pubbliche amministrazioni.

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